24 ottobre 2009
Pillole su Pistoia: Pozzo del Leoncino
Durante la risistemazione quattrocentesca della Sala le magistrature cittadine decisero di ripulire il pozzo dai rifiuti e di ristrutturarlo in modo da favorire il sollevamento dell'acqua. Il vecchio parapetto quadrangolare fu sostituito da uno circolare e l'attacco della carrucola, necessario per il recupero del secchio, fu posto sotto l'architrave sorretto da due colonne. L'architrave è composto da tre diversi tipi di materiali che lo rendono suddivisibile in tre fasce orizzontali. La prima in marmo bianco è ornata con le armi degli artefici del riordino quattrocentesco della piazza, il Giglio di Firenze e lo stemma di Pistoia. La seconda fascia è costituita da blocchi di marmo verde e in origine portava un scritta oggi non più leggibile. La terza fascia è anch'essa in marmo bianco e sorregge il Marzocco fiorentino, un leone in pietra arenaria che tiene la zampa sinistra sopra lo stemma di Pistoia. Questo leoncino, da cui prende il nome il pozzo, fu collocato soltanto alla metà del Cinquecento come si legge nell'iscrizione: "Al tempo di Niccolò Castellani capitano e commissario 1529".
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