29 gennaio 2010

Strummolo siciliano


Strummolo è uno dei tanti nomi della trottola, che è uno dei più antichi e diffusi strumenti di gioco. Esemplari di trottole sono stati rinvenuti negli scavi dell’antica Troia, a Pompei, in alcune tombe etrusche, in Cina, in Giappone e in Corea. In Sicilia è tuttora dif fuso il gioco dell’Appuzzatu. Il campo è costituito da due linee parallele tracciate a circa dieci metri di distanza su terra battuta. I concorrenti (quattro o cinque) eseguono una conta per stabilire chi è l’Appuzzatu (letteralmente: “caduto nel pozzo”), cioè chi deve collocare la propria trottola in una buchetta in corrispondenza di una delle due linee del campo. L’Appuzzatu ha anche il compito di far rispettare le regole ai giocatori. Ogni concorrente deve colpire la trottola nella buchetta con la propria o arrivarvi a distanza non superiore a un palmo di mano. Se uno strummolo non compie un suf ficiente numero di giri e si ferma subito dopo il lancio, il giocatore viene punito prendendo il posto dell’Appuzzatu. Chi va fuori campo deve prendere la propria trottola in rotazione sul palmo della mano e passarla sull’altro palmo rimettendola poi in gioco senza farla fermare. La tradizione prevedeva che alla fine si distruggesse la trottola del perdente: ogni giocatore la colpiva dieci volte con la punta ferrata della propria trottola.

Nessun commento: