06 maggio 2008

In attesa della fiera




Già il toponimo 'Serravalle' ci fa capire quale era la posizione strategica occupata dal castello fin dalla sua origine: a dominio del passaggio obbligato posto fra le alture ai piedi del Monte Albano che separano la valle dell'Ombrone dalla Valdinievole. Da qui, sicuramente già ai tempi dei romani, passava la principale via di comunicazione fra Pistoia e Lucca, proseguimento da Firenze della via consolare Cassia. Anche durante tutto il medioevo questa strada mantenne elevata la sua importanza facendo del castello di Serravalle il fulcro di tutto il sistema difensivo della zona grazie alla presenza delle due Rocche, la Vecchia a sud-est verso Pistoia e la Nuova a nord-ovest verso la Valdinievole. La data della nascita del castello non è certa anche se sappiamo che nel 1128 già esisteva il borgo fortificato sotto il controllo pistoiese e che nel 1148 gli abitanti di Serravalle, alleatisi segretamente con Lucca, cercarono senza fortuna di sottrarsi a questo dominio. A cavallo fra il XIII° e il XIV° secolo furono frequenti le lotte con la vicina Montecatini per ragioni di confine, fino alla pace siglata nel 1223. Tutti i fatti bellici di questi anni interessavano la Rocca Vecchia, all'epoca l'unica esistente.
La Torre della Rocca Vecchia detta 'del Barbarossa'
Nel 1302 i Lucchesi, temporaneamente entrati in possesso della roccaforte, fecero costruire, sotto la supervisione di Uguccione della Faggiola, nuove fortificazioni sul lato della Valdinievole. Queste presero il nome di 'Rocca Nuova'. Ben presto l'ormai potentissimo castello tornò ai pistoiesi e divenne quartier generale del famoso condottiero Castruccio Castracani. Nel 1351 passò in mani fiorentine e insieme a Larciano, nell'ambito dell'organizzazione dello stato Mediceo voluto da Cosimo I, divenne capoluogo di una podesteria inserita nel capitanato di Pistoia.

Tutto il borgo era racchiuso da un'irregolare circuito murario che univa le due rocche. Della più antica, ad ovest nel punto più alto dell'abitato, resta oggi la bellissima torre a pianta quadrata detta 'del Barbarossa', fra le più alte della zona e recentemente restaurata, una seconda torre è divenuta il campanile della chiesa di Santo Stefano ma purtroppo il recinto fortificato è andato quasi totalmente perduto. Di ben altro rilievo sono al vertice opposto della collina i resti della Rocca Nuova. Questa conserva ancora gran parte delle possenti mura poligonali, di una torre rettangolare all'angolo sud-ovest (sulla quale è possibile salire) e di una caratteristica torretta pensile in quello di nord-ovest. Quest'ultima è unita da un'integra cortina muraria, in cui si identifica ancora chiaramente il cammino di ronda, alla stupenda torre esagonale dominante il fronte sulla Valdinievole nel quale si apre ancora la porta esterna principale con un bell'arco a tutto sesto. All'interno della piazza d'armi è ancora visibile il pozzo per la raccolta delle acque piovane.Tutto il complesso è gratuitamente aperto al pubblico e, sebbene oggetto di restauri che ne hanno arrestato il decadimento, avrebbe senz'altro bisogno di maggiori cure.

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