31 agosto 2008
Consapevolezze
E' difficile, è dura, ma ne uscirò vincente.
Sono nel bel mezzo di un momento difficile e di questo ne sono consapevole.
Sono consapevole che è importante per adesso non prendere decisioni, sarebbero errate,
sono consapevole che il giusto compromesso fra più valori si raggiunge solo con l'equilibrio,
sono consapevole che l'equilibrio è conoscenza ed intelligenza,
sono consapevole che fra il rimorso ed il rimpianto ci sia un punto di osservazione neutro che permette di leggere con distacco le mie azioni,
sono consapevole che domani il sole sorgerà nuovamente,
sono consapevole che la forza umana è la consapevolezza della propria fragilità,
sono consapevole che solo edificando sui miei limiti potrò superare questo momento.
Ne uscirò vincente, ma sono ancora nella tempesta.
R.P.
30 agosto 2008
29 agosto 2008
Attimi di vita
Qualche lontano amico mio mi disse che il proverbio poteva, in certe situazioni, essere efficace......................................
Adesso sono in certe situazioni.
28 agosto 2008
27 agosto 2008
26 agosto 2008
Io con me
24 agosto 2008
Festa di San Bartolomeo a Spedaletto (PT)
Come preannunciato oggi sono stato presente alla festa di San Bartolomeo a Spedaletto (PT), piccolo borgo della montagna pistoiese.
E d'obbligo fare i complimenti al Comune di Pistoia per i lavori di restauro eseguiti nel paese, il borgo è divenuto un piccolo gioiello incastonato fra gli appennini pistoiesi.
Detto questo sono soddisfatto per l'andamento generale della giornata che è trascorsa lentamente, ma ha prodotto buoni risultati "commerciali".
Anche la Pro Loco di Spedaletto si è dimostrata all'altezza dell'evento, senza strafare ha portato avanti con sobrietà un programma giornaliero fatto da un ottimo buffet gratuito per tutti i bambini ed un piccolo spettacolo eseguito da due simpatici clown.
Bella giornata e soprattutto bella la gente del posto, ospitale e gentile.
A questo punto non mi resta che rimboccarmi le maniche per prepararmi al meglio per la rievocazione medievale di Vicopisano (PI)
22 agosto 2008
21 agosto 2008
"Le cose che ho imparato nella vita"
Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
-Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
-Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
-Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
-Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
-Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te.
-Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
-Che la pazienza richiede molta pratica.
-Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
-Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
-Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
-Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse.
-Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
-Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
-Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
-La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
-È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
-Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
-Non cercare le apparenze, possono ingannare.
-Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
-Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
-Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
-Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
-Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
-Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
-Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così. -Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
-L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
-Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
-Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
Paulo Coelho
20 agosto 2008
19 agosto 2008
Le belle e la bestia
18 agosto 2008
Ultime creazioni
17 agosto 2008
L'origine e la diffusione della trottola
È dimostrato che la trottola sia di origini antiche da uno scritto di Catone, il noto Censore romano, che la consigliava come passatempo per bambini anziché i dadi, che invece ammoniva.
I Romani la chiamavano "turbo" e il gioco all'epoca era particolare: pare che si disegnasse per terra un grande cerchio diviso in dieci settori numerali, ad ognuno corrispondeva un punteggio, e lo scopo del gioco era far roteare la trottola nel centro, raggiungendo così il massimo punteggio.
Attorno al XIV secolo si ha la massima diffusione della trottola, specie in Inghilterra, dove era abbinata addirittura a certe cerimonie religiose. Il Martedì Grasso si organizzavano corse di trottole lungo le strade delle parrocchie e, quando una trottola smetteva di girare, veniva riposta fino all'anno successivo.
Le trottole erano diffuse anche tra gli indiani del Nord e del Sud America da molto prima dell'arrivo di Colombo. Gli Inut, una popolazione del Nord, cercavano di far fare alle trottole un giro completo delle loro abitazioni soprattutto in inverno.
Particolarmente in Giappone è diffusa la produzione artigianale di questo giocattolo. Molti di questi sanno creare trottole "partorienti", ovvero che ne liberano altre più piccole durante il loro giro.
Nel Borneo e nella Nuova Guinea dopo la semina i contadini fanno girare le trottole per stimolare la crescita dei germogli.
16 agosto 2008
Domenica 24 Agosto a Spedaleto (PT)
15 agosto 2008
14 agosto 2008
Nuove trottole
Poesia d'amore
12 agosto 2008
Pillole su Pistoia: Porta San Marco
L’aspetto esterno della porta in una fotografia dei primi anni del XX secolo. La porta fu abbattuta nel 1916.
Il 2 Ottobre del 1643 contro il Bastione della Sandraccia si accanì l’assalto improvviso delle soldatesche Barberine, al tempo della guerra tra i Farnesi di Parma collegati con Venezia e col Granduca di Toscana contro il Papa Urbano VIII (Barberini) per il possesso del Ducato di Castro e Ronciglione. L’assalto fu respinto per l’animosa e memorabile difesa di uomini e donne, di patrizi e popolani. Una epigrafe apposta sul fianco delle mura ricorda la vittoriosa resistenza dei Pistoiesi. La nuova porta di San Marco presentava un esterno monumentale con conci lavorati a bugnato in stile manieristico, l'accesso era largo 3,40 m con un’altezza di 5,50. Il fronte verso la campagna aveva uno stemma mediceo sopra la chiave di volta del portone di ingresso. L'accesso era inglobato in un casamento dove ai lati vi erano «….una porta con tettoia, imposte e i suoi serramenti, rastrello in bilancia e cancello; stanza per il cassiere con caminetto e luogo comune, sportelli e vetratone, un'altra stanza per gli stranieri e casaggi medesimi composta di quattro stanze con una imposta, ferramenti e un piccolo orto in circa libbre una a forma triangolare con muretto lungo la strada…». Il bastione fu completamente realizzato con paramento esterno in ciottoli di fiume secondo la classica tipologia costruttivo-architettonica degli altri due, con la scarpa che si staccava dal livello dell'alveo del torrente, per terminare con il tipico alzato intervallato dal redentone in pietra che corre ancora lungo tutto il bastione. Sugli spigoli erano poste le garitte aggettanti in mattoni. Due cannoniere hanno l'apertura sulla porta e il ponte, altre due sul lato che guarda la fortezza; sono del tipo coperto. Anche in questo bastione vi sono dei sotterranei, ma visibili soltanto dall'esterno. Esternamente sono visibili le feritoie degli archibugi, incorniciate da soglie di pietra serena ad appena 40 cm da terra.
La “fortezza” di porta San Marco, detta della Sandraccia, è tutt'oggi visibile e ben conservata. Essa rappresenta un’importante soluzione militare tardo trecentesca con la realizzazione di un bastione avanzato rispetto alla cortina muraria, molto simile ai rivellini in largo uso nel Cinquecento. È però interessante constatare come la costruzione di strutture difensive in elevato capaci di limitare i danni prodotti dalle nuove armi da fuoco a Pistoia avvenga nell'ultima fase del Trecento. Questo complesso fortificato fu realizzato a cavallo fra il 1370 ed il 1375 con soluzioni eccezionali per l'epoca; esso si sviluppa a fianco della porta lungo la via San Marco, sul lato sinistro uscendo da Pistoia, dove si trova la piegatura di raccordo fra le mura civiche che provengono dall'attuale viale Matteotti verso il viale Arcadia. La struttura presentava, a fianco della porta San Marco, una torre in elevato con due monofore in sommità che si aprivano verso la campagna; sui fianchi di questa torre si notano ancora le feritoie strombate per l'alloggiamento degli smerigli che difendevano la porta dal lato est, mentre sul lato opposto si hanno due feritoie, anch'esse strombate, ma di dimensioni minori per l'inserimento di bombardelle a canna lunga. Nella fortezza di porta San Marco, alla base della torre, si ha una soluzione architettonica particolare ed innovativa; per ottenere una difesa inerziale al tiro delle cannonate il bastione in muratura fu costruito con una pianta a forma di cuore con i fianchi rientranti. La struttura si articola intorno alla torre posta a difesa della porta d'accesso di via San Marco. Il bastione presenta una scarpa in muratura che si alza dal piano di calpestio con un inclinazione di 10°, realizzata in ciottoli di fiume e calce aerea, e separata dall'alzato della muratura da un redentone o bastone in pietra serena di altezza di 38 cm, attualmente interrotto per permettere l'apertura degli sporti dei negozi. L'interno del bastione era realizzato con un terrapieno per attutire le cannonate. Questa soluzione tipologica, mette in evidenza come l'architettura fortificata italiana non sia nata dal nulla, ma abbia subito quella lenta evoluzione che ha le sue fondamenta nell'architettura romano-bizantina e arabo-normanna. Il bastione in origine fu concepito e realizzato dai Romani all'inizio del I sec. d.C. come approdo portuale marino. La sua funzione era quella di impedire lo sgretolamento delle infrastrutture portuali dovuto alle mareggiate. Esso si compone degli stessi elementi tipologici sia in pianta con il disegno a puntone, sia in alzato con la scarpa, il redentone e lo spiccato in muratura sopra di esso. Questo schema tipologico fu applicato dalla scuola dei Sangallo, di Nanni Ungaro, di Sanmarino, di Leonardo per giungere fino a Buontalenti.
10 agosto 2008
Un giorno in montagna
Come annunciato oggi ho partecipato al primo mercatino del Passo della Collina (PT),organizzato dalla Pro Loco territoriale, evento inserito in un ampio programma ricreativo-culturale estivo. Purtroppo come spesso accade, prima di raccogliere i primi frutti occorre fare un po di gavetta ed oggi gli organizzatori di questo primo evento non si sono sottratti a questa norma. Infatti molti espositori che sarebbero dovuti essere presenti al mercatino non si sono presentati.........Succede, niente di nuovo e niente da preoccuparsi. Il prossimo anno saranno sicuramente un numero maggiore di espositori anche perchè sotto il profilo delle vendite la giornata è stata proficua,non molta gente, ma di qualità, inoltre ho passato una giornata al fresco ed in compagnia di simpatiche persone.
Ringrazio il Presidente Alessandro Bandini e tutto il consiglio direttivo della Pro Loco della Collina Pistoiese per avermi permesso di partecipare a questo evento.
Un anno di Post
Il Sogno (Agosto 2007)
Il mio Mestiere (Ottobre 2007)
Un po di storia (Novembre 2007)
Pubblicità (Gennaio 2008)
La trottola (febbraio 2008)
Riflessione (Marzo 2008)
La follia (Aprile 2008)
Presente e passato (Maggio 2008)
Messaggio di tenerezza (Giugno 2008)
Acquisti al Pistoiablues (Luglio 2008)
08 agosto 2008
Un salto nel buio
Domenica 10 Agosto sarò a al passo della Collina (PT), mi ha invitato la Pro loco del posto.
Considerando che il passo della Collina è assai più fresco che la città ho accettato l'invito senza esitazione. Resta l'incognita dell'evento agli occhi miei pressochè sconosciuto. Speriamo che passi qualche persona, male che vada starò una giornata al fresco.
07 agosto 2008
Più che altro trottole compie un anno
Il 10 Agosto 2007 naque questo blog.....................Niente da aggiungere, magari però il Blog si aspetta qualche post di auguri, magari da tutti quegli assidui frequentatori giornalieri che però non postano mai. Si aspetta inoltre gli auguri da quell'anonimo che ha postato tutto l'anno e che mai si è rivelato. Posso garantire che il Blog è ben lontano da capire chi esso sia...
Il primo post di auguri comunque lo farò io............
Tanti auguri Blog
06 agosto 2008
04 agosto 2008
Quel pizzico di nostalgia che resta........
E' così terminato il 5° Festival degli Artisti di Strada di Momigno (PT). Non è stata una festa, è stata "la festa".
Signori giu' il cappello.
Venerdì Sabato e Domenica Momigno è diventata magica. Eventi come questo non si improvvisano.
Rispetto alla festa non aggiungo altro, colgo l'occasione invece per ringraziare la Misericordia di Momigno organizzatrice della kermesse ed in particolare Ennio.
Ringrazio e saluto inoltre gli artisti di strada che ho conosciuto (non metto i nomi per non rischiare di dimenticarmi di qualcuno), persone squisite e accoglienti, talentuosi fabbricanti di emozioni.
RP
03 agosto 2008
Momigno: 2° serata.
Ieri sera è stato il trionfo della manifestazione. Personalmente non ho mai assistito ad un concentrato di artisti di strada di così alta qualità.
I vicoli medievali di Momigno hanno rivissuto il tempo che fu riesumando dalle proprie memorie antichi vissuti.
Bravi tutti e grazie per le emozioni che mi avete permesso di vivere.
E non è ancora finita......................
RP
02 agosto 2008
Momigno : 1° serata
Si è conclusa la prima serata del Festival degli Artisti di Strada di Momigno (PT). L'atmosfera del luogo e la professionalità degli artisti presenti ha reso magica la serata. E' una bellisima esperienza.
Stasera la seconda serata................
RP
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