31 marzo 2011
27 marzo 2011
Prossimi appuntamenti
3 Aprile "Fierissima di Primavera" Galleno (FI)
24 marzo 2011
Lettera di un padre al figlio
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestir...mi … abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose … non mi interrompere … ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finche’ non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare … ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perche’ non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso … dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire ….. la cosa piu’ importante non e’ quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto … non arrabbiarti un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.
23 marzo 2011
22 marzo 2011
20 marzo 2011
E' Primavera
Finalmente è giunta l'ora, di quest'inverno non ne posso più. Ho tutti i dolori d'Italia, ho bisogno di sole, di luce.
Ieri sono stato a Vaiano (PO) alla festa di San Giuseppe ed eccetto il vento che non ha dato tregua, si è notata la primavera, ma soprattutto la voglia di primavera. Ci sono state un sacco di persone fin dalla mattina, senza tregua, nemmeno nell'ora di pranzo. Il tepore del sole ha spuntato gli aculei di gelo dell'inverno.....Finalmente.
18 marzo 2011
Compratevi una trottola.......
17 marzo 2011
16 marzo 2011
15 marzo 2011
14 marzo 2011
13 marzo 2011
Mezzogiorno con pioggia
Ieri alle 11.30 su Rai 2 io c'ero!!! Il primo collegamento esterno con Borgo a Buggiano (PT) effettuato durante la trasmissione "Mezzogiorno in famiglia", ritrae me (niente di particolare) e le trottole (molto particolari).
A questo punto cosa aggiungere se non parlare del meteo che anche per oggi garantisce pioggia tutto il santissimo giorno?
Occorre essere saggi e saper distinguere ciò che è interno a ciò che è esterno a noi.
La pioggia per esemio è un evento esterno a noi, non posso farci niente, ma posso però agire io di conseguenza...............
Tutto questo per dirvi che oggi al Free Market in Piazza della Sala a Pistoia non ci sarò.
12 marzo 2011
11 marzo 2011
Il colore del vento
10 marzo 2011
Antica saggezza
Un giorno Meher-Baba fece ai suoi questa domanda: “Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?”.
Ci pensarono un istante e poi risposero: “Perché perdono la calma - disse uno di loro -. Per questo gridano!”.
“Ma perché gridare quando l’altra persona ti sta accanto, vicino?” - chiese Meher-Baba. “Non le puoi parlare a voce bassa? Non ti sente forse lo stesso?”.
I discepoli diedero altre risposte, ma nessuna di esse risulto soddisfacente al Maestro.
Alla fine Meher-Baba spiegò: “Quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire la distanza dei cuori si mettono ad urlare per potersi sentire più vicini. E più sono arrabbiate e più gridano, per superare la loro distanza”.
Poi il Maestro Meher-Baba chiese: “E che cosa succede quando due persone si innamorano? Non gridano, parlano dolcemente. I loro cuori infatti sono molto vicini. La distanza tra loro e ridottissima. E quanto più si amano teneramente tanto più non parlano, ma sussurrano e si guardano negli occhi. Alla fine non avranno neppure bisogno di tanti discorsi. Il loro stesso cuore parla. Avviene questo quando due persone si amano”.
Concluse Meher-Baba: “Quando discutete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che aumentino la distanza; cosi facendo infatti potreste divenire alla fine incapaci a riavvicinarvi. Abbracciatevi, invece, con affetto, guardatevi negli occhi e state vicini, tenendovi per mano e stringendole forte”.
I racconti di Meher Bab