19 novembre 2008
Comunicazione
In attesa che il nuovo gestore si prenda cura della mia linea adsl, comunico che per alcuni giorni il blog non potrà essere quootidianamente aggiornato. Presto comunicherò le date dei mercati di Dicembre.
Roberto Puccianti
18 novembre 2008
Io come loro
..........e mentre faccio le trottole penso al loro moto, al loro vortice, girano, girano per nascondersi, più forte girano più scompaiono i loro difetti, più forte ruotano e più compaiono, nette, definite......
L'idealizzazione della trottola perfetta avviene quando questa agisce il proprio moto.
Non fatevi mai sedurre ed ubriacare dal loro ruotare, fermatela ed osservatela da ferma, non potrà sfuggire ne tantomeno nascondersi dietro il vorticoso fascino.
Le trottole lo sanno che sono nate per essere guardate, sanno bene come mostrare il meglio di se........non fatevi illudere, fermatele!!!
Solo allora potete sceglierle.
Roberto Puccianti
17 novembre 2008
16 novembre 2008
15 novembre 2008
Pistoia nella Divina Commedia; Inferno, canto XXV°
14 novembre 2008
13 novembre 2008
Collezione "Novembre 2008"
12 novembre 2008
Giochi dell'Antica Grecia
Durante le feste delle Antisterìe, in Grecia si usava donare giocattoli ai bambini, che una volta diventati adulti si offrivano ad Artemide e ad Apollo in Grecia, e ai Lari a Roma. Questo senso tra l'educativo e il religioso spiega l'alto valore dei giocattoli antichi. Quegli artigiani, che creavano figurine votive destinate ai sacrari e ai templi, costruivano anche balocchi. I pittori decoravano vasi destinati al culto, ma anche i piccoli oggetti destinati ai bambini come sonagli e trottole, rocchetti usati per lo yo-yo.
11 novembre 2008
Pillole su Pistoia: via degli Orafi
Si tratta di una delle strade più antiche della città. Quando in epoca romana la strada consolare Cassia attraversò Pistoia, l'attuale via degli Orafi divenne il decumano, cioè l'asse viario orientato secondo la direttrice est - ovest. La strada, un volta superata la porta che si trovava al suo termine e che senza dubbio doveva essere la più importante della città, proseguiva verso Lucca. Secondo la tradizione che vuole il nome delle porte in riferimento alla meta che da queste si poteva raggiungere, questa era detta porta Lucensis. A testimonianza della sua continua frequentazione la via degli Orafi si chiamò in origine via Taberna, presumibilmente per il gran numero di taverne che vi si trovavano allineate e dove i viandanti potevano trovare ristoro. Oggi il toponimo resta ad un piccolo vicolo che con la via s'incrocia. Là dove un tempo era il cuore della città romana nel Seicento fu edificato il palazzo Bracciolini delle Api, residenza dell'omonima famiglia fino alla prima metà del nostro secolo. Il palazzetto fu costruito su più antiche case in parte già di proprietà della famiglia; soltanto la piccola bottega appartenente all'Opera della Sapienza fu acquistata durante la seconda metà del Cinquecento e ciò permise all'edificio di affacciarsi sulla piazza del Duomo, quindi di attestarsi in una posizione privilegiata e fortemente simbolica. Ha un aspetto assai originale rispetto ai palazzi coevi delle altre famiglie nobili pistoiesi in quanto ispirato ai canoni estetici della politica culturale del Granducato. Ai Medici, di cui i Bracciolini erano fermi sostenitori, furono dedicati i busti che si trovano sulla facciata.
A partire da quello sopra il portone d'ingresso: Ferdinando I, Granduca in carica, Cosimo I, padre di Ferdinando, il Granduca Francesco, altro figlio di Cosimo, e infine, presumibilmente, il Duca Alessandro dei Medici. Anche gli affreschi dell'ingresso continuano il ciclo celebrativo con raffigurazioni allegoriche che si riferiscono alla città di Pistoia, ai Medici e ai Bracciolini. Durante la prima metà dell'Ottocento il palazzo fu ristrutturato e parte dei locali un tempo destinati ad abitazione furono trasformati in un teatrino privato del quale oggi non rimane che un bel soffitto dorato.
Lungo la via degli Orafi si trovano alcuni dei più importanti edifici di gusto liberty presenti in città. Questi furono costruiti grazie all'iniziativa imprenditoriale di Antonio Lavarini che giunto dalla provincia lombarda con una bancarella divenne poi uno dei maggiori commercianti della Toscana. Al suo nome si legano tra gli altri l'Emporio Duilio, un grande magazzino del quale oggi rimangono solo alcune tracce in un moderno negozio su quello che un tempo era detto il canto della porta vecchia, e la Galleria Vittorio Emanuele, poi Cinema Eden, la cui facciata è ancora oggi un episodio significativo dell'arte nuova. Realizzato dalle Officine Michelucci che allo scopo assemblarono frammenti di lavorazioni di diversa provenienza, vede al centro del prospetto la figura di Mercurio. Nelle Officine si ricordava che per la loro costruzione il Lavarini trovò i residui dei lavori fatti, li prese, li mise insieme e con essi creò il cinema e la torre. Via degli Orafi, oggi, è una delle strade più frequentate e costituisce il cuore commerciale della città.
A partire da quello sopra il portone d'ingresso: Ferdinando I, Granduca in carica, Cosimo I, padre di Ferdinando, il Granduca Francesco, altro figlio di Cosimo, e infine, presumibilmente, il Duca Alessandro dei Medici. Anche gli affreschi dell'ingresso continuano il ciclo celebrativo con raffigurazioni allegoriche che si riferiscono alla città di Pistoia, ai Medici e ai Bracciolini. Durante la prima metà dell'Ottocento il palazzo fu ristrutturato e parte dei locali un tempo destinati ad abitazione furono trasformati in un teatrino privato del quale oggi non rimane che un bel soffitto dorato.
Lungo la via degli Orafi si trovano alcuni dei più importanti edifici di gusto liberty presenti in città. Questi furono costruiti grazie all'iniziativa imprenditoriale di Antonio Lavarini che giunto dalla provincia lombarda con una bancarella divenne poi uno dei maggiori commercianti della Toscana. Al suo nome si legano tra gli altri l'Emporio Duilio, un grande magazzino del quale oggi rimangono solo alcune tracce in un moderno negozio su quello che un tempo era detto il canto della porta vecchia, e la Galleria Vittorio Emanuele, poi Cinema Eden, la cui facciata è ancora oggi un episodio significativo dell'arte nuova. Realizzato dalle Officine Michelucci che allo scopo assemblarono frammenti di lavorazioni di diversa provenienza, vede al centro del prospetto la figura di Mercurio. Nelle Officine si ricordava che per la loro costruzione il Lavarini trovò i residui dei lavori fatti, li prese, li mise insieme e con essi creò il cinema e la torre. Via degli Orafi, oggi, è una delle strade più frequentate e costituisce il cuore commerciale della città.
10 novembre 2008
...Essere come bambini...
09 novembre 2008
Live aid
Il Live Aid è stato un concerto rock tenutosi il 13 luglio, 1985 in diverse località. L'evento è stato organizzato da Bob Geldof dei Boomtown Rats e Midge Ure degli Ultravox, allo scopo di ricavare fondi per alleviare la carestia in Etiopia ed è diventato uno dei più grandi eventi rock della storia, e ha indubbiamente caratterizzato gli anni 80.
Il concerto è stato concepito come seguito di un altro progetto di Geldof e Ure, il fortunato singolo a scopo benefico "Do They Know It's Christmas?" eseguito da un gruppo di artisti provenienti dal Regno Unito e dall'Irlanda, chiamati "Band Aid" e pubblicato nell'inverno precedente all'evento.
08 novembre 2008
........Tu..................
07 novembre 2008
06 novembre 2008
Collezione "Novembre 2008"
05 novembre 2008
04 novembre 2008
Quando sono fragile
Sono fragile… e me ne rendo conto in questi momenti…
quando rappreso urlo al mondo di essere forte ma cerco nelle piccole cose sollievo; quando i rumori diventano silenzi e i silenzi rumori;
quando un graffio è più lacerante di una pugnalata al cuore;
quando il tempo sembra scorrere più lentamente;
quando ho paura di mettermi in gioco;
...quando credo di amare…
03 novembre 2008
.............Ciao......................
02 novembre 2008
Principesse e cavalieri
01 novembre 2008
"Collezione Novembre 2008"
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